"Il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella meta; il fine del viaggiare è il viaggiare stesso e non l’arrivare."
(Tiziano Terzani)

Psicologia giuridica

La psicologia giuridica è un ambito della psicologia che studia principalmente il vissuto personale (profilo psicologico) delle persone coinvolte in procedimenti giudiziari, al fine di raccogliere dati comportamentali e sottoporli al vaglio dell'autorità giudiziaria incaricata del processo civile o penale.

Da anni lavoro nell’ ambito della psicologia giuridica in qualità di Consulente Tecnico d’Ufficio o Consulente Tecnico di Parte. Di seguito una breve descrizione di entrambi i ruoli.

Il Consulente Tecnico d’Ufficio è quel professionista nominato dal Giudice che lavora al suo fianco (art. 61 del Codice di Procedura Civile) in un rapporto di fiducia e collaborazione, e che presta la sua opera di consulenza sulla base di precise conoscenze e competenze stabilite dal Codice di Procedura Civile.

Il Giudice, infatti, dopo aver elaborato dei quesiti utili a chiarire le posizioni delle parti, li sottopone al CTU, che ha il compito di rispondere a tali quesiti in maniera precisa e dettagliata attraverso un elaborato definito, appunto, Consulenza Tecnica d’Ufficio. Lo Psicologo nel suo ruolo di perito (nei procedimenti penali) o di Consulente Tecnico di Ufficio (CTU, nei procedimenti civili) è chiamato a fornire al Giudice valutazioni tecniche-psicologiche rispetto ad una situazione nella quale sia importante comprendere le caratteristiche di personalità delle persone, le risorse, le relazioni interpersonali, oppure la qualità di competenze specifiche, come per esempio le capacità genitoriali di una coppia di coniugi, la qualità dell’attaccamento di un bambino ai propri genitori o parenti, ecc.

Inoltre, gli viene richiesto di elaborare una possibile progetto di intervento per i soggetti coinvolti nella CTU.

La CTU in ambito psicologico si svolge attraverso colloqui, somministrazione di test psicologici, visite domiciliari e momenti di osservazione strutturata delle relazioni tra i coniugi, tra genitori e figli. Al termine della consulenza, il CTU convoca le persone esaminate e fornisce loro una restituzione, ovvero spiega quali sono i risultati delle sue osservazioni e cosa scriverà al Giudice in risposta al Quesito Peritale.

Il Giudice, dopo aver analizzato il punto di vista del consulente d’ufficio, lo mette a confronto con quello quello dei consulenti di parte.

Il CTP invece, Consulente Tecnico di Parte, è nominato dalle parti e il suo ruolo è quello di prestare la propria opera di consulenza, non tanto per il Giudice, ma per le parti in causa che ritengono di voler aggiungere un altro parere a quello della CTU. Il CTP, inoltre, ha il compito di monitorare che tutte le operazioni vengano svolte nel più puntuale rispetto delle norme vigenti.

Sarà ognuna delle parti in causa a decidere a quale libero professionista conferire l’incarico peritale che dovrà affiancare il consulente d’ufficio e, per mezzo delle proprie conoscenze ed esperienze in un determinato settore tecnico, potrà sostenere o criticare le osservazioni da lui fornite.

Da un’attenta osservazione e analisi delle consulenze fornite dal CTU e dal CTP avrà luogo la sentenza emessa dal Giudice.

 

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